l papiro egiziano (Cyperus papyrus L.) è una pianta palustre, perenne, rizomatosa, appartenente alla famiglia delle Cyperaceae. Il papiro è una specie erbacea perenne, una canna di palude con fusti alti da 2 a 5 metri e rizoma legnoso molto grosso. Il fusto è trigono, privo di foglie, con diametro di 2-3 centimetri, liscio, di colore verde scuro. All'apice di ogni fusto compaiono brattee lanceolate, arcuate, disposte ad ombrello. Le infiorescenze sono ombrelliformi con raggi lunghi da 10 a 30 centimetri, si formano all'estremità superiore dei fusti e portano delle spighe di colore paglierino che contengono acheni allungati. La fioritura avviene da luglio a settembre. Il papiro è originario dell'Africa tropicale. Era molto diffuso nel delta del Nilo, dove ha avuto origine il suo impiego come materiale di supporto alla scrittura. Oggi vi è ancora presente seppure in quantità piuttosto ridotte. In Europa cresce spontaneamente in quelle aree dove una presenza abbondante di acque basse è associata alla temperatura calda [senza fonte]dell'aria che agevola la crescita del vegetale, come in alcune zone umide della Sicilia orientale, in particolare nel territorio di Siracusa, lungo il corso dei fiumi Anapo e Ciane, e alle sorgenti del Fiumefreddo nel catanese. Per la sua resistenza a condizioni di elevato inquinamento biologico è una pianta che viene utilizzata per gli impianti di fitodepurazione